Gioco d’azzardo e nuove dipendenze

La dipendenza

Con il termine dipendenza si vuole indicare una patologia che influisce, alterandoli, sui meccanismi legati ai circuiti del piacere di un essere umano. Una malattia cronica primaria della ricompensa cerebrale, della motivazione, della memoria e dei circuiti correlati. La disfunzione in questi circuiti porta a caratteristiche manifestazioni biologiche, psicologiche, sociali e spirituali. Ciò si riflette in un individuo che insegue patologicamente la ricompensa e / o sollievo dall’uso di sostanze e altri comportamenti, come cita l’American Psychiatric Association.

La dipendenza nell’età moderna

La ricerca del piacere è insita nella natura umana, la dipendenza attanaglia anche l’uomo moderno. A cambiare sono le diverse dipendenze. Nella sua evoluzione, la tecnologia ha sicuramente rappresentato un ulteriore passo in avanti della civiltà. In tutti i settori, anche in quello ludico. Pensiamo ai videogiochi, alla popolarità dei social media, all’abitudine a farsi selfie ovunque e con chiunque per “godere” dei like, ecc. Certamente, su menti più esposte, anche queste nuove modalità comportamentali e queste nuove tecnologie possono portare alla dipendenza. 

Analogamente ad un’altra piaga: il gioco d’azzardo patologico. Qui, i meccanismi sono anche più complicati, perché al bisogno della persona si sommano gli enormi interessi economici che questa dipendenza porta con sé: il solo giro d’affari di questo settore, per l’anno 2017, è stato di 100,367 miliardi di euro (fonte: AND).

Il trattamento cognitivo comportamentale

Conosciuta anche con l’acronimo anglosassone di CBT (Cognitive-Behaviour Therapy), la terapia cognitivo comportamentale è considerata uno dei modelli per il trattamento dei disturbi patologici più affidabili e universalmente riconosciuti. Inoltre, la disciplina si avvale di quello che ormai è il modello di terza generazione: l’ACT, acronimo anglosassone di Acceptance and Commitment Therapy, in cui si impiegano strategie di accettazione e mindfulness, derivate da alcune forme di meditazione orientale.  

Essere Psicologo a Pescara, richiede di non prescindere dall’utilizzo di questa importante modalità terapeutica che basa il suo successo sulle sue caratteristiche intrinseche: il fondamento scientifico, la praticità e concretezza, la collaboratività, l’orientamento allo scopo e il breve temine.

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